giovedì 15 marzo 2012

Angelo custode cercasi.

Ieri, camminando di fretta per la strada, ho notato buttato in terra, un bigliettino  con su scritto " Hai bisogno di una mano? Chiama il..." e mi sono chiesta se, per stare a passo con i tempi, anche gli angeli custodi si fossero dotati di cellulare!
Quando  e quanto siamo disposti a farci dare una mano?  O aiutare noi stessi dicendo "STOP, mi fermo, ho bisogno di andare piano, di pensarci o di non pensare affatto"? In un mondo tanto frenetico che ci chiede sempre di fare qualche cosa, di essere in qualche posto, di comunicare con tutti, di non perdere mai l'attimo...abbiamo tempo di chiedere "dammi una mano"? Il fermarsi è un lusso, si dice, che non ci si può concedere. Ormai non si concede neanche il tempo della maternità ad una lavoratrice, figurarsi! Neanche per partorire ci si può fermare!
Si vede ovunque gente che corre, che chiama, frenetica e disattenta. Una continua giostra che, alla lunga, fa venire le vertigini!
Il corpo  però non mente mai. Ci manda dei messaggi che non vogliamo vedere ma che si fanno sentire nostro malgrado. Può essere il dolore che ci costringe a letto, localizzato nei posti più svariati. Non è forse il nostro corpo a chiederci "dammi una mano! Io non ti sto più dietro!". E noi, testardi a non voler leggere quel messaggio  lo buttiamo via, come il bigliettino abbandonato per terra.
Ieri correvo, ho visto il biglietto, ma ho continuato a correre. Mi sarei voluta fermare ma dovevo fare, fare, fare...poi sono finita la Pronto Soccorso. Il corpo non mente mai. Era il mio STOP obbligato.
                                                                                                                                                 J.




venerdì 2 marzo 2012

Jo March

Delle piccole donne io ero Jo. Quindi la sorella March ribelle, maschiaccio, amante dei libri e della vita avventurosa.
Ero Jo quando sognavo sdraiata sul divano e mi perdevo nelle pagine di un libro...quanti posti ho visto, quante persone sconosciute ho conosciuto!
Sono Jo quando mi ribello a chi vuole darmi ordini, quando vedo le ingiustizie e la maleducazione prendere il sopravvento, quando non ho voglia di fare ciò che sembra "giusto" per una signorina (ma si usa ancora questo termine?).
Sono Jo quando il mio umore è variabile, quando rendo difficile il farmi capire, quando vorrei afferrare sogni che non raggiungo.
Sono Jo.E vorrei scrivere per gli altri, non solo per me.

                                                                                                                         J-